martedì 26 maggio 2020

A chi pensa che sia cambiato qualcosa

Cioè, qualcuno pensava che due mesi di restrizioni avrebbero cambiato il modo di pensare della gente, che saremmo diventati tutti più altruisti e avremmo messo tutti un po’ di buon senso.
Tsè.
Stiamo dimostrando di essere sempre il solito popolo di emeriti cazzoni.
Stiamo dando una chiara e lampante dimostrazione dell’antico ma sempre attuale Sistema All’Italiana: egoismo e nessuna intenzione di rispettare le regole, tanto le disgrazie capitano sempre solo agli altri.
Un briciolo di apertura dopo due lunghi, eterni mesi di blocco totale e bam! Movida, yuppiduuu! Bar e piazze gremiti di gente, tutti addossati gli uni agli altri, così, come se niente fosse! E in più: negozi che vendono roba non così indispensabile presi d’assalto! Insomma, c’è davvero così tanto bisogno di andarsi ad ammassare come greggi di pecore in negozi come l’Ikea? E tra l’altro, la nostra economia è andata a mignotte e noi ci fiondiamo subito subitissimo ad arricchire quella di altri stati?
Il rischio probabilmente è calato, sì; ma non è ancora zero, e se ci sarà di nuovo un aumento di casi di malattia il governo potrebbe tornare sui suoi passi e decretare altri mesi di chiusura totale – passati i quali, la nostra economia sarà definitivamente andata a mignotte e alla popolazione italiana non resterà che il suicidio collettivo!
Ma la gente pensa soltanto a divertirsi, e che crepino gli altri. Vorrei ricordare a tutti questi dementi che si sono catapultati senza il minimo scrupolo a far movida l’esistenza di una vecchia canzone di Tozzi: “Gli altri siamo noi”. Ne abbiamo tutti quanti le palle piene di questa vita da zombi, ma, insomma, un po’ di buon senso a questo punto, per evitare di fare tutti quanti la fine del sorcio (e ribadisco, non per la malattia, ma per la morte dell’economia), sarebbe d’obbligo.
Tanto, però, non sto nemmeno arrivando al punto di lavare la testa all’asino: a questa banda di rincoglioniti tutto ciò entrerebbe da un orecchio per uscire dall’altro, se leggessero questo post; ma non ci arriveranno neppure vicini, a leggerlo. Anche se capitassero per caso su questo blog, il testo è più lungo di tre parol caratteri e farebbero troppa fatica a leggerlo.

domenica 17 maggio 2020

Auguri a chi riapre domani

A quel lettore e mezzo che mi segue: tranquilli, non sono scomparso, non mi sono ammalato; ma vista la riapertura – alquanto parziale, ma tant’è – di alcune attività lavorative ai primi di maggio sono stato impegnato con un mucchio di lavori che mi si sono accumulati a causa del blocco totale a marzo, e non ho proprio avuto tempo di seguire il mio povero, misero, derelitto blog.

E domani riaprono tante attività che avevano tirato giù le serrande per via del blocco. Mia moglie è già contenta della riapertura dei parrucchieri – che non riaprono domani: hanno sempre odiato il lunedì più di me… – e io sono felice che l’Italia, pur con tutte le dovute precauzioni, provi a ripartire con un’economia ridotta in briciole. Non sarebbe neanche la prima volta per l’Italia; dopo la seconda guerra mondiale ci mise un bel po’ a rimettersi in carreggiata. Adesso si spera che ci metta meno.

Quindi, un grosso augurio a tutte quelle attività economiche che hanno stretto i denti e resistito, magari inventandosi consegne a domicilio o altri sistemi per rimanere, quanto meno, a galla.

E vediamo, tra tutti quanti, di mostrarci più responsabili di quanto l’italiano medio sia mai stato, eh. Vediamo di non causare un altro blocco totale a settembre, perché dopo un’altra stangata del genere a così stretto giro di posta non ci rimarrebbe che il suicidio collettivo. Se qualche zona continuerà a venir considerata rossa chi ci abita veda di rimanere lì senza cercare ogni modo possibile per fare il cazzone: le regole ci sono per tutti, non solo per gli altri – e, per citare una canzone degli anni ’80 di Ruggero Tozzi, “gli altri siamo noi”.

sabato 2 maggio 2020

Il complottavirus

Ovvero: dopo il 5G, adesso anche Guglielmo Cancel Bill Gates si ritrova qualificato come untore della Covid-19.
A quanto pare, il buon BG nel 2015 affermò che il pericolo maggiore per l’umanità non sarebbe stata una guerra nucleare, ma una pestilenza.
Per una persona di buon senso, non fece altro che proferire una profezia alla Cassandra: una facile profezia non creduta. E no, non sarà la Covid-19 la pestilenza che ci massacrerà di brutto: sono ottimista su questa malattia e pessimista su un’eventuale epidemia futura con un tasso di mortalità assai più elevato, tipo la famigerata “spagnola” del 1918. Questo, però, è tutto un altro discorso, che articolerò meglio quando tutto sarà passato.
Per quei microcerebri dei complottisti, che tra tutti quanti forse hanno un unico neurone in condivisione, visto che sparano tutti le stesse minchiate, invece il fatto che BG avesse parlato di un caso del genere – vincendo facile, lo ribadisco – è un chiaro segno di colpevolezza: è stato lui a creare questo virus, per arricchirsi col vaccino e per controllare la gente impiantando loro microchip sotto pelle: sempre lo stesso minestrone riscaldato di cazzate sesquipedali. Intanto non ci si arricchisce con un vaccino: una volta fatto, dura quasi sempre a vita, a parte alcuni che hanno bisogno di periodici richiami, ma anche quelli a lunga distanza l’uno dall’altro; va poi anche detto che secondo me il vaccino italiano batterà quello americano di svariati mesi, quindi sarà ben difficile che BG ci guadagni chissà cosa; e poi un uomo che è praticamente fatto di soldi che bisogno avrebbe di quei quattro spiccioli in più? Poi, la storia del microchip ormai è diventata peggio di quei tormentoni estivi che tutte le stazioni radio passano a mitraglietta; ma che senso avrebbe? A parte il fatto che è ben difficile piantare un microchip sotto pelle a qualcuno senza il suo esplicito consenso, o senza puntargli una pistola alla tempia. Che stracazzo bollito, affettato e condito con salsa verde gliene frega, a BG, di mettersi a controllare gente con un microchip?
Ma sto lavando la testa all’asino, coi complottisti. Il loro unico neurone in condivisione non si porrà mai le due semplici domande di cui sopra: naaaa, meglio credere a puttanate messe in giro da qualche troll che guarda quei personaggi cascarci con tutte le scarpe e sghignazza come un matto.
Come già detto in un altro post, per il SARS-COV2 il vaccino è in arrivo; per lo Scemovirus invece non c’è rimedio.