mercoledì 7 luglio 2021

Post di presentazione di Flannders il Pessimista

Ed eccomi qui, infine, a cedere alle insistenze del mio amico Er Bestiassa e cominciare a pubblicare roba sul suo blog, a partire dall’incazzatura che ancora non m’è passata perché per qualche motivo (tipo che ho pestato i calli a qualche papavero troppo alto, forse? Mah…) Blogger mi ha messo in quarantena e non mi ha più tolto da lì. O qualche emerita faccia di merda ha impostato qualche flèg (italianizzazione a cazzo di cane voluta) su qualche server che è andato a cozzare con le impostazioni del mio vecchio blog (o del profilo) e puf, di botto mi sono trovato sbattuto fuori? Senza potervi accedere, non ho nemmeno modo di andare a modificare configurazioni! Oltre tutto anche il mio vecchio profilo di Google è inaccessibile, e nessuna procedura di ricupero ha funzionato. E vabbe’, mal comune mezzo scemo gaudio, come si suol dire: conosco almeno un paio di altri blogger che da un giorno all’altro si sono trovati nello stesso mare di merda. Qualcuno crea nuovi profili e apre nuovi blog; io ho creato un profilo con uno pseudonimo nuovo di pacca, ma non mi fido più (e non ci ho più un cazzo voglia) di crearmi un blog mio, quindi pubblicherò, qualche volta, mica tutti i giorni, sul blog di EB. Anche il mio vecchio blog era uno zibaldone, quindi sto nello spirito della cosa.

Le Domande Inevitabili che secondo EB mi porranno sicuramente (e me le ha poste lui in anteprima):

D: Perché “Flannders” e cosa ti rende pessimista?
R: Ah, ecco, La Domanda. Quanto al nome: come la famiglia Addams si distingueva da tutti gli Adams del mondo per la doppia D, io mi distinguo da tutti i Flanders del mondo per la doppia N. (Mah al cubo…) Quanto al pessimismo, punto primo: pessimista è come un ottimista chiama un realista, però ho mantenuto “pessimista” nel nicnèim (altra italianizzazione a minchia do pupo voluta); punto secondo, c’è poco da essere ottimisti in questo mondo che sta andando a rotoloni con una rapidità impressionante.

D: Ma chi eri prima di essere Flannders? Qual era il tuo blog?
R: Già, io vengo a dirvelo così attiro la maledizione pure addosso a EB? Ma manco se da un giorno all’altro diventassi una donna! Qualcuno penserà di riconoscere lo stile e magari verrà a dirmi “Ah, ma tu eri Tizzzio Cahio che scriveva sul blog Stacimpalimpaconpatate”; sappiate che non avrete conferme né smentite da parte mia.

D: Ma ripubblicherai qualcosa dal vecchio blog? Lo rimetterai online anche solo per il piacere della consultazione, cambiando tutti i vecchi riferimenti come se già l’avessi scritto con la tua nuova identità?
R: Ma manco se oltre a diventare una donna ottenessi pure l’immortalità! È vero che ho il bekàp (non lo dico più, che queste italianizzazioni ad muzzum sono volute) del vecchio blog, risalente a qualche giorno prima dell’ultimo post che sono riuscito a scriverci, e quindi con due o tre post in meno; è vero che potrei ritirarmelo su e tenermelo come blog privato per andare a pescarci dei riferimenti; ma non lo pubblicherò mai più. Ho fatto tabula rasa, ho ricominciato da capo, e sfrutto il blog di un amico per qualche sbrodolata qua e là; punto.

D: Mi sembra di riconoscere lo stile! Assomiglia a quello di Er Bestiassa…
R: E la domanda dove sta?
D: E va bene: com’è che il tuo stile assomiglia a quello di EB?
R: Andavamo a scuola insieme. Alle superiori, anche se eravamo in classi con indirizzo diverso, avevamo lo stesso prof d’italiano pistino e skassamaroni che ci ha insegnato a scrivere nello stesso modo. La conclusione è ovvia e scontata: io e EB scriviamo in modo simile; tra l’altro, abbiamo la stessa idea sullo storpiare la lingua italiana per atto deliberato, per fare del sarcasmo o per prendere per il culo qualcuno: lo facevamo anche a scuola. (Mi accusano però di usare troppe parentesi; sarà vero? Mah alla mah-esima potenza…) Gemelli separati alla nascita? Mahgoogol… Comunque il marcagiù (eeeeeh?) impone il suo stile sulla formattazione, quindi anche la forma di questi post sarà la stessa che usa EB.

D: Come intendi comportarti coi commenti?
R: Semplice: il blog è di EB, e i commenti se li smazza lui, anche ai miei post. Se qualcuno cercherà di prendermi a pesci in faccia, la risposta (se mai quel commento la meriterà) gli arriverà da lui; e badate bene, trovandosi a rispondere come soggetto esterno finirà per non andarci con la mano leggera con troll e webeti vari (e già non ci va nei suoi post). Sempre che, ribadisco, quel particolare commento arrivi a farsi pubblicare; ho il forte sospetto che chi va oltre i limiti del troppo (troppissimo? Troppo2? Troppevolissimevolmente troppo? Suggeritemi voi un italiaCanismo divertente…) col webetismo o il trollismo non vedrà mai i propri commenti venire alla luce su questo blog.

D: Ci avrei un’altra domanda…
R: Ahò! E bbasta!

È ora di chiudere qui questo pippone chilometrico di un post di (ri)apertura. Mi sono già troppo autocommiserato riguardo alla questione del vecchio blog; non ci tornerò in futuro, prometto (a meno che non si verifichi qualche circostanza che mi ci costringa, beninteso). Hasta luego.

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