mercoledì 6 ottobre 2021

E vai di utOntaggini

Ben11 colpisce ancora…

Mi chiedo se a volte lo facciano apposta – perché viene difficile immaginare che certa gente sia davvero così cretidiota. Eppure lo sono, lo sono…
UA1: La mail non va.
Io: (col bastardometro che comincia a girare) La tua frase non va. (E le indico l’ormai famosissimo cartello.)
UA1: Ma non va! Non esce! Il servo non me le vuole fare uscire!
Io: Scusa, non ci sono i sottotitoli in italiano, qui sotto, quindi riformula il tuo discorso. Che straminchia è il “servo”, per esempio?
UA1: Ma continua a mandarmi messaggi che non può mandare messaggi.
Tsè. Famo notte, qui. Dai, Ben11, vai a vedere sul posto cosa vuole ’sta stordita.
Ordunque, si tratta di tanti simpatici messaggi che il router di posta invia quando riscontra qualche errore di trasmissione del messaggio. UA1 deve inviare un messaggio a uno che battezzerò Tizio, e il cui indirizzo mai trascriverò così: tizio@mailfamosa.com, con enfasi sul .com, per un motivo molto evidente. Dunque, prima mail:

Da: ua1@nostraditta.it
A: nomesbagliato@mailfamosa.com
[...]

Errore di destinatario non trovato.
Seconda mail:

Da: ua1@nostraditta.it
A: nomesbagliato@mailfamosa.it
[...]

Errore di dominio non valido: mailfamosa NON ha il dominio .it, solo .com.
Lì, UA1 deve aver dato un calcio al neurone solitario risvegliandolo dal coma farmacologico, per richiamare Tizio e chiedergli come si scrive il suo nome (hah, è un nome banale, comune, che sanno scrivere anche gli analfabeti…). E poi è nata la terza mail:

Da: ua1@nostraditta.it
A: torinoimolazaraimolaotranto@mailfamosa.com
[...]

Errore, anche qui, di destinatario non trovato. Se non altro stavolta ha rimesso il .com dovuto.
Guardo fisso UA1 per un buon minuto, mettendola parecchio a disagio.
Io: Cioè, non solo non sei in grado di porre un problema in termini comprensibili, ma scopriamo che non c’è nessun problema!
UA1: Ma come, vedi cosa mi dice, che non escono!
Io: Ne riparliamo quando ti sarai decisa a scrivere giusto quel destinatario.
E la lascio lì piantata come un pioppo.
Per la cronaca: è poi andato AmicoMio, il nuovo assunto, a scriverle (sì, proprio a scriverle) l’indirizzo corretto, e a metterglielo sulla sua rubrica dei contatti visto che ha tutta l’aria di essere un contatto frequente.


Se va a corrente…
Spiegazioncina che ancora non ho fornito: quei 5 pirla che ci sono di là in amministrazione sono tutti gente anzianotta, quasi prossimi alla pensione anche se la quota 100 è diventata ormai quota Everest… comunque, a parte la sesta incomoda, quella poveraccia di UA4, che è molto giovane, gli altri sperabilmente nel giro di pochi annetti se ne andranno via dai cojonix, sostituiti da gente che dovrà passare sotto il tritatutto di Capo (e UA4 è sempre meno utOnta ogni giorno che passa: qualche pirlata ogni tanto la combina, ma pian piano sta imparando). Gli altri, be’, Capo non può cacciarli via a scarpate in culo: li ha tutti ereditati dalla vecchia gestione, quando c’era MDG, e ora se li deve tenere finché non vanno in pensione. Questo spiegone è dovuto, perché qualcuno mi ha già chiesto “Ma se questi sono così tanto utOnti e skassamaronix, perché Capo non li defenestra hic et nunc?” Ecco la risposta: non se l’è mai sentita. Bene o male le pratiche amministrative vanno avanti, questi qui non hanno mai combinato niente di illegale, e per il resto, vabbe’, stendiamo un velo pietroso.
Sia come sia. Chiamata da UA3, quella che in teoria dovrebbe occuparsi di gestire la loro bella stampante di rete, e ribadisco dovrebbe; ma per ordine tassativo di Capo noi non ci mettiamo il becco se non per questioni informatiche, che sono già tutte state risolte al momento dell’installazione.
UA3: Questa cosa qui non va! Vieni subito a vedere!
Io: ’Sta minchia in guazzetto. “Questa cosa qui” non vuol dire niente, e poi qui nessuno è il tuo schiavetto personale. (Sì, ci avevo già tutte le lune dell’intero sistema solare di traverso, per altri motivi. E, ribadisco, per quanto questi qui abbiano le spalle coperte per il posto di lavoro, Capo non li difende dalla loro utOntaggine e dalle mie reazioni alla medesima. Già: è tutto meno che un tipico mannagger, con le doppie volute…)
UA3: (brontola tra sé per un momento) Dai, per favore, Ben11, non farla tanto lunga, e vieni a vedere che ’sto coso non funziona.
Io: To’, “la cosa” ha cambiato sesso: è diventata “il coso”. (Bislakk mi rivolge un ghigno perfido.)
UA3: (in tono piagnucoloso) Ti prego, devo usarlo, vieni a dare un’occhiata almeno.
Niente, non ci si cava un ragno dal buco. Dai, Ben11, schioda il culo dalla sedia e vai a vedere, prima che questa ti faccia la minchia a polpettine in agrodolce.
Io: E vabbe’, adesso arrivo a vedere ’sta cernia1. (E riattacco sull’“Eeeeeh?” perplitoesso di UA3.)
La cernia in questione: il suo tritadocumenti. A quanto pare molto furbescamente (ma se glielo si chiede la risposta è invariabilmente, pure contro l’evidenza dei fatti, “Io non ho fatto niente.”) ci ha inziccato qualcosa con dei punti metallici e adesso “il/la coso/a” non va più né avanti né indietro. Ma non è roba che compete all’ufficio informatica, e glielo faccio notare.
UA3: Ma come, se è attaccato alla corrente!
Tunc, tunc, tunc. Porca merda, di nuovo le palle lì a rimbalzare sul pavimento.
Io: Anche la tua radiolina lì è attaccata alla corrente; non per questo è diventata magicamente un computer. Come non lo è il tritadocumenti. Quindi, come non ti riparo la radiolina se si scatafascia non ti riparo nemmeno questo: nessuno dei due è roba che compete all’ufficio informatica. Tanti saluti. (E la lascio lì piantata come un pioppo.)
E uno dice: ma potevi almeno farle un favore personale e ripararglielo lo stesso.
E io rispondo: non conosci UA3. Le dai un dito e lei si prende tutto il braccio, la spalla e pure metà del torace. Quindi, no, niente favori personali.
Com’è poi andata a finire: Capo in persona ha constatato la brutta morte di quel tritadocumenti, e visto l’esiguo costo di quegli affari l’ha sostituito con uno nuovo, accompagnato da un immenso cazziatone su cosa ci va dentro e cosa non ci va. Dopo la sostituzione, io e Bislakk ci siamo guardati con un ghigno.
B: Secondo me l’ha capita.
Io: Ma va’ là. I cazziatoni di Capo le entrano da un orecchio, gridano “C’è nesssshunoooo?”, ascoltano mestamente l’eco ed escono dall’altro orecchio.
B: Se non sfascia la cernia nuova prima di andare in pensione, stavolta ti impegni a vestirti da donna.
Io: Mi sa che toccherà a te fare la drag queen ’sto giro…


Chiamata da UA1. ’Sta stordita riesce a essere verbosa – fin troppo – solo quando deve dare la colpa a noi di qualcosa, anche se per metà mi sembra un incrocio tra il conte Mascetti e un cinese che sta tentando di parlare in aramaico.
UA1: umple-zumple-blablabla e poi l’altro giorno mi avete fatto l’aggiornamento a SoftwareDiMerda e oggi la stampante non funziona, grada-grada-blada-blada… (SoftwareDiMerda è una delle tante ciofecate di software praticamente inutili che hanno lì in amministrazione, e che paghiamo una sbordellata all’anno; ma sembra che CapaAmministrativaDeficiente non possa vivere senza quei software, e a quanto pare riesce a farseli rinnovare annualmente da Capo. Quanto a prenderne di nuovi, lui ha posto il veto: il compromesso è stato “Accontentatevi di quelli che già avete.” Roba per compilare in automatico un modulo che va via una volta all’anno e che forse sarebbe più economico avere sotto forma di PDF con campi modulo e farsi due conti con la calcolatrice. Ma certa gente in una vita precedente doveva essere stata assunta al celebre UCAS – Ufficio Complicazione Affari Semplici.)
Io: (in tono secco) Ferma lì.
UA1: Ma è vero! Mi avete aggiornato…
Io: (ancora più seccamente) Stop! Non andare oltre.
UA1: Rrrrrrrrrrr…
Io: Intanto, noi non aggiorniamo un tuboide di niente su SDM; fa tutto da solo. E poi, la stampante non c’entra un cazzo in civet; SDM manco la usa. (SDM è un’altra di quelle porcate che si aggiornano ogni tre per due, con lo stesso vizio irritante introdotto nel mondo da Micromorbido e scopiazzato da cani, porci, squali e pappataci. E questo anche se viene usato effettivamente, ripeto, una volta all’anno. Avevamo provato a bloccare gli aggiornamenti a monte, non facendolo passare per il nostro firewall aziendale; ma l’altra vaccata che hanno combinato, anche lì in perfetto stile Micromorbido2, sta nel fatto che ogni singola versione è a scadenza, e, tra l’altro, ancora peggio di MM, se si salta un aggiornamento poi bisogna chiamare l’assistenza per farselo sbloccare e aggiornare. Manco da dire che ho suggerito a Capo di non rinnovare il contratto a questi merdoni.)
UA1: Ma allora perché da quando mi avete fat…
Io: STOP!
UA1: Rrrrrrrrrrr…
Io: Ribadisco: concomitanza non vuol dire correlazione. SDM e la stampante sono due pianeti, ma che dico, due galassie diverse. Poi, per l’ultima volta: SDM si aggiorna da solo. Dai la colpa a DittaDelCulo che lo produce, non a noi. Ora, che messaggio ti dà quando tenti di stampare?
UA1: (rinunciando finalmente a caricare sulle nostre spalle colpe che non abbiamo) Non stampa.
Io: (aridaje! Siamo tornati alla sintesi estrema…) Si, vabbe’, ma che messaggio d’errore ti dà?
UA1: Eh, non stampa.
Io: Ma ti dirà perché non stampa, no?
UA1: Eh, mi dice errore.
Arrrrgh, datemi uno SRAU3!
Io: Senti, vai a vedere cosa ti dice il display della stampante.
Brontolando e mugugnando va a vedere; almeno, sento i suoi passi uscire dal suo ufficio e poi tornare.
UA1: Eh, lampeggia.
Io: (Arrrrrrrrrrrrgh! Datemene due, di SRAU!) Ma sul display cosa c’è scritto? (Uuuh, se è un messaggio più lungo di 3 caratteri non lo sa mica leggere…)
UA1: Dice “carta esaurita”.
Tunc, tunc, tunc. Fermatele prima che cadano oltre l’orlo del dirupo!
Prima che possa dare una risposta, però UA1 torna alla carica.
UA1: Da quando c’è stato quell’aggiorn…
Io: STOP! Secondo te, un qualsiasi programma che hai sul tuo PC c’entra qualcosa col fatto che la stampante ha esaurito la cornutissima carta?
UA1: (finalmente il neurone solitario le si risveglia dal coma farmacologico) Rrrrrrrrrrr… no.
Io: Ecco, allora, problema che non c’era risolto con una cura omeopatica. Ciao, tanti saluti.
UA1: Ma io come faccio?
Io: (Mi serve uno SRAU stile Browning!) Quello che fate di solito quando finite la carta. Prendi una cazzo di risma di carta, apri quella merda di cassetto della carta sulla stampante, ce la schiaffi dentro, richiudi e fine della storia! (Le riappendo sul muso.)


  1. Roba fuori dalla comprensione di UA3, ma l’ho lasciata lì senza fornirle la spiegazione: se vuole vada a leggersi qualcosa di zoologia, in particolare sulla caratteristica più nota delle cernie, che a un certo punto della loro esistenza cambiano letteralmente sesso. ↩︎

  2. Avete mai provato a non aggiornare Finestre all’ultimissima pezza che se non la si mette gli acar hacker russi fermano la rotazione della Terra? Succede che poi il PC non si connette più in rete, non stampa più, tre quarti delle sue funzionalità sono disabilitate, e allora bisogna cedere e installare quella roba. ↩︎

  3. Strumento Regolazione Atteggiamento UtOnto: versione italiana del celebre LART. ↩︎

Nessun commento: