giovedì 28 ottobre 2021

Il ladro è sempre più furbo della cassaforte

Che prima o poi sarebbe successo è di un’ovvietà lampante.
Il grìn pàs o come si scrive quella roba lì, definito assolutissimevolissimevolmente1 infalsificabbbbile con quattro B, è stato infine falsificato. Un polacco per 300 euro fornisce grìn pàs falsi intestati a, udite udite, “Adolf Hitler”: e vengono considerati validi dalle app che li devono verificare.
Questo secondo il principio riportato nel titolo: il ladro è più furbo della cassaforte. Sempre. Invariabilmente. La cassaforte – in questo caso specifico la cosiddetta millantata inviolabilità del grìn pàs – è un prodotto umano; il ladro – cioè il falsario, in questo caso – è umano, e un umano sarà sempre in grado di sbragare un prodotto dell’umanità. Complice anche il fatto che nessuno, ma proprio nessuno, si prende la briga di chiedere la carta d’identità assieme al grìn pàs, questi certificati falsi finiranno per prendere piede, e tanti disgraziat stronzi all’ennesima potenza se ne andranno in giro tronfi e orgogliosi di aver fregato il sistema, causando un aumento dei contagi e fatalmente, a gennaio o giù di lì, un altro provvedimento di quarantena. Oppure, e se devo scegliere il male minore scelgo questa opzione, il governo darà un giro di vite sui controlli e imporrà la verifica incrociata dei dati, aumentando il livello di rottura di coglioni per chi è in regola, ma almeno arrivando a sgamare i furbi che piuttosto di farsi un paio di punturine con eccellente probabilità innocue cercano di fottere il sistema sbattendosene allegramente della salute loro e di chi li circonda.
Tecnicamente come può aver fatto questo falsario ad avere successo? Semplice: molto probabilmente ha retroingegnerizzato qualcuna di quelle app che verificano il codice QR arrivando poi a fornirle dati di suo gradimento. Adesso aspettiamoci pure grìn pàs intestati a Giulio Cesare o Napoleone Bonaparte!

Correzione dell’ultimo minuto: Parrebbe che i falsari – sì, ce n’è più di uno – abbiano approfittato della disonestà di certa gente che ha fornito loro chiavi legittime per generare grìn pàs, intestati pure a “Mickey Mouse”, “Spongebob Squarepants” e altri personaggi reali o immaginari. Sì, non hanno nemmeno dovuto fare la fatica di retroingegnerizzare le app! Le revoche di queste chiavi, con conseguente rigenerazione dei grìn pàs legittimi su esse basati, non si sono fatte attendere. Però, ribadisco, torneranno a vincere i falsari, prendendo il sistema per stanchezza magari. Ladro e cassaforte…


  1. Ahò, gli altri possono avere i rafforzativi e io no? 😉 ↩︎

2 commenti:

Claudia Turchiarulo ha detto...

Oggi ci siamo occupati dello stesso tema, e nessuno di noi due si è stupito della notizia.
Era così prevedibile che sarebbe accaduto...

Er Bestiassa ha detto...

@Claudia
Ho notato il tuo post dopo aver scritto il mio; sì, in effetti è la scoperta dell'acqua calda. Ne ha pure parlato il Disinformatico in questo articolo.