lunedì 6 aprile 2020

Post di avvio

Che cazzo fai quando tutto il mondo è in quarantena? Apri un blog!
Be’, magari l’avrei aperto comunque, già. E cosa posso inziccare in questo primo post? Una serie di domande che mi sono posto, o che mi hanno posto, con relative risposte.

D: Ma di cosa tratta questo blog?
R: Di tutto di più. Leopardi chiamò “Zibaldone” una raccolta di scritti di genere eterogeneo, più di quattromila pagine di tutto ciò che gli veniva in mente; al pari, qui in questo blog finirà qualunque cosa mi venga in mente di sbatterci, incluse pesanti, brutali e offensive critiche a qualunque cosa mi vada di massacrare. Chissà? Leopardi nel terzo millennio magari avrebbe aperto un blog. In più, se riuscirò a convincerlo, ospiterò qui anche post di un mio amico blogger che è rimasto appiedato1 – ma al momento s’è bellamente scassato la minchia, e quindi non ha tanta voglia di scrivere.

D: Hai deciso di non autocensurarti o è solo una mia impressione?
R: Buona la prima. Come può scrivere uno che si firma Er Bestiassa? Come gli pare e piace, no? Fanculo a tutte le censure; di qualunque cosa mi va di parlare parlo, e qualunque termine – anche volgare – che mi passa per la testa lo utilizzo. A qualcuno non va? La mia risposta è: censura tua sorella.

D: Seguirai cadenze fisse per la pubblicazione?
R: Decisamente poco probabile. Pubblicherò quando avrò qualcosa da dire, e se questo vorrà dire ventordici post in un giorno e poi più niente per due settimane, così sia. Ahò, mica è un quotidiano o un periodico, questo! È solo un blog misero e peregrino.

D: Hai detto che questo blog è nato durante la quarantena. Cosa ne pensi di tutto ciò?
Probabilmente dedicherò un post alla pestilenza quando l’emergenza sarà passata, se mai mi ricorderò2 di farlo.

D: Parlerai di politica? Sei politicamente schierato?
R: Potrebbe capitarmi di scrivere qualche post relativo alla politica; comunque, non mi definirei politicamente schierato. Vabbe’, detesto qualunque forma di fascismo o nazismo, e sono alquanto incazzato – nonché preoccupato – nei riguardi delle derive autoritarie che certi stati (qualcuno ha detto Ungheria?) stanno prendendo utilizzando proprio quest’emergenza sanitaria come pretesto; sono pure contento che chi poteva cascare in questo tipo di derive qui da noi sia stato bellamente esautorato in tempi non sospetti per ridursi a scavarsi sempre di più la fossa da solo; se tutto ciò mi piazza da qualche parte nello schieramento politico, bene, così sia. Io non sono in grado di piazzarmi da solo – e ho il sospetto che chiunque si senta politicamente schierato finirà per classificare me tra gli “altri”, il proprio Grande Nemico di turno.

D: Cerchi fama e notorietà tramite un blog?
R: Ma neanche se mi trasformi la Luna in una forma di parmigiano reggiano. Se cercassi fama e notorietà non avrei aperto un blog: avrei cercato di fiondarmi in televisione, a fare il conduttore di programmi del culo; oppure mi sarei youtubizzato come influencer – che non è il termine moderno per untore, eh – a bombare centinaia di migliaia di visualizzazioni per dei video da pattumiera. Qualcuno ha ottenuto fama e notorietà con un blog; io non aspiro a così tanto. Se qualcuno si filerà di striscio il mio blog, bene; se no, amen. Di sicuro non aspiro a totalizzare centinaia di commenti per ogni mio post; è probabile che non saprei nemmeno come gestirli tutti.

D: Commenti, appunto: sei d’accordo con la filosofia di certi blogger da “Io pubblico un commento da te, però poi tu vieni a pubblicarne uno sul mio”?
R: Ma neanche se mi fai ben stagionare la Luna di formaggio della domanda precedente. Qui si commenta se si ha qualcosa da dire nello specifico sull’argomento del post, e io mi riserverò di fare altrettanto su qualunque altro blog; non esiste il baratto di commenti qui, e non esiste nemmeno che qualcuno tenti di pubblicare qui un commento con una smaccatissima pubblicità al suo blog. Questo tipo di commenti finirà in tempo zero nel cestino dello spam. Un blogger che vive di baratto di commenti o scambio di blog, be’, non è un blogger.

D: Che bella forma pulita hanno i tuoi post; non dirmi che sei riuscito a ottenere una roba del genere con l’editor di Blogger.
R: L’editor di Blogger è una ciofeca, in effetti. Ho scoperto che un editor Markdown online, StackEdit, è in grado di pubblicare su tante piattaforme. Certo, bisogna farci la mano col Markdown, ma poi i risultati si vedono.


  1. Sì, lo devo dire: sembra che Blogger abbia deciso di inserirlo nella lista delle personæ non gratæ. Si è trovato sbattuto fuori dal suo stesso blog; sì, perfino a lui, che ne è amministratore, il blog rispondeva con un “Questo blog è aperto solo ai lettori invitati”; e poi dopo un po’ non è più nemmeno riuscito ad accedere al suo account. Ha tentato innumerevoli procedure di ricupero e perfino di contattare qualcuno, ma sembra che facciano orecchie da mercante. E io mi apro un blog su Blogger? Devo davvero essere nato ottimista! ↩︎

  2. Ma come si chiama già quel testa di würstel di un tedesco? (Coretto: ALZHEIMER!) ↩︎

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